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Fallacia del Rapporto Stock-Flusso

Storicamente, il rapporto stock-flusso descrive la relazione tra capitale ed entrate, permettendo la stima di un determinato capitale futuro a partire da un livello atteso di entrate. In un momento successivo questo concetto basilare è stato applicato all'offerta di moneta in generale.

Il rapporto stock-flusso rappresenta una misura di tempo. Con un rapporto più elevato, lo stock crescerà più lentamente. Esiste una teoria secondo la quale una moneta con rapporto stock-flusso intrinsecamente più elevato sarà proporzionalmente soggetta ad un minor effetto di inflazione monetaria rispetto ad una moneta avente un rapporto più basso. La teoria afferma che un rapporto più alto implica una moneta "più forte" ovvero definita come più resistente agli effetti dell'inflazione monetaria.

La teoria non considera correttamente la fonte dei flussi. Essa assume necessariamente che il tasso di produzione rappresenti semplicemente una proprietà di una sostanza. Ma la produzione di qualsiasi cosa ha luogo quando il suo prezzo anticipato rende la produzione profittevole. Un profitto potenzialmente più elevato si traduce in maggiore competizione, accelerando l'incremento dell'offerta. Un maggior numero di persone che scava alla ricerca dell'oro ne aumenta il flusso.

In altre parole, il flusso è una funzione della domanda. Una perdita che viene anticipata non dà luogo ad alcuna produzione di sorta. La mancanza di qualsiasi flusso non è intrinseca della sostanza ma è una conseguenza della mancanza di domanda. Poiché sia l'offerta che la domanda determinano il flusso, la teoria è invalida. Questo errore, compreso da lungo tempo, non rappresenta una proprietà del basilare concetto del rapporto stock-flusso, ma una sua errata applicazione.

La presenza delle leggi anti-contraffazione fa in modo che la competizione alla produzione di moneta di stato venga limitata, permettendo il controllo dell'offerta da parte dello stato, indipendentemente dalle forze di mercato. Come per altre monete, domanda e offerta sono generalmente imprevedibili. Uno stato può "agganciare" la sua emissione di banconote ad un'altra moneta come ad esempio all'oro. Questa relazione può rimanere valida anche per diversi decenni. In questo caso il rapporto stock-flusso indicherebbe in maniera non corretta una "robustezza" confrontabile con quella dell'oro.

Poiché il rapporto stock-flusso di una moneta rappresenta il tasso di inflazione invertito della stessa, la sua relazione con l'inflazione monetaria è tautologica. La relazione, infatti, non implica alcunché sull'inflazione monetaria futura. Essa può essere usata per analizzare relazioni storiche e calcolare un futuro stock basato su un flusso futuro assunto, ma non può essere usata per predire l'inflazione monetaria futura. Ogni dichiarazione relativa al fatto che un tipo di speculazione sarà più profittevole di un altro basato sull'andamento storico del rapporto stock-flusso rappresenta un errore.


Titolo originale: Stock to Flow Fallacy

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