Il Teorema di Regressione si basa sull'assunzione secondo la quale le prime persone che attribuiscono valore di moneta a qualche bene devono necessariamente fare ciò basandosi sul ricordo del suo precedente valore d'uso, ove questo bene ottiene dapprima un'utilità nel baratto e infine valore monetario.
Nessun bene può essere impiegato per funzionare come mezzo di scambio se, immediatamente prima del suo uso per questo scopo, esso non abbia un valore di scambio basato su altri usi.
Ludwig Von Mises: L'Azione Umana
Va notato che la teoria non prova semplicemente a spiegare l'origine del concetto di moneta, ma di qualsiasi cosa possa essere considerata moneta. In altre parole, se un bene non segue questa progressione non è moneta.
Il teorema contraddice la teoria del valore soggettivo sul quale esso stesso si basa. Il valore è soggettivo, il che implica che può essere basato su qualsiasi cosa, anche se oggettivamente tale base appare irrazionale.
Il teorema non pone termine alla sua stessa regressione, poiché non spiega come una persona sia portata a dare valore a qualcosa per la sua utilità originale. Una persona deve assumere (non ricordare) che qualcosa sarà utile anche se nessuno ha mai tentato di usarla prima. Questa assunzione di utilità rappresenta la prima valutazione, che rimane soggettiva. La prima valutazione di una bene, come tutte quelle successive, può essere fatta per qualsiasi ragione, che include il suo uso come moneta.
Poiché esiste un concetto preesistente di moneta, è stato suggerito che stabilire in anticipo lo status di moneta relativo al bene è di per sé sufficiente a soddisfare il teorema. In altre parole, la moneta non deve seguire la progressione indicata dal teorema nella pratica effettiva. In questo caso, poiché vi è un concetto preesistente di moneta, qualsiasi cosa può essere moneta fin dall'inizio della sua esistenza. Questa interpretazione rende il teorema tautologico - qualsiasi cosa cui le persone attribuiscono il valore di moneta può essere moneta. In altre parole, ciò si riduce al primo valore soggettivo.
Il teorema è in realtà basato sulle osservazioni empiriche dell'evoluzione monetaria. Tuttavia, la teoria economica razionale sulla quale è basato il teorema, così come il teorema stesso, rifiutano esplicitamente l'empirismo.
Tutte queste proposizioni implicate dal teorema di regressione sono enunciate apoditticamente per come implicato nell'apriorismo della prasseologia. Deve accadere necessariamente in questo modo. Nessuno potrà mai avere successo nella costruzione di un caso ipotetico nel quale le cose abbiano luogo in maniera differente.
Uno dei molti problemi che affliggono l'economia empirica è che le nuove osservazioni possono invalidare le conclusioni tratte in precedenza. Bitcoin ha fatto ciò con questo teorema che aveva la pretesa di essere una dimostrazione non empirica. È possibile osservare chiaramente che Satoshi intendeva creare una moneta, il cui uso fosse quello monetario fin dal principio.
L'idea alla base del teorema rappresenta una ragionevole teoria empirica dell'evoluzione del concetto di moneta, ma tuttavia invalida sotto forma di teorema razionale per distinguere la moneta da ciò che non è moneta. La moneta si distingue da certi comportamenti espressi dalle persone. Concludere che qualcosa è moneta consiste nell'osservare questi comportamenti, un metodo strettamente empirico.
Titolo originale: Regression Fallacy