La resistenza alla censura è una conseguenza delle commissioni di transazione. L'applicazione della censura è di fatto indistinguibile dall'applicazione di un soft fork, dove la maggioranza dell'hash power rifiuta i blocchi che non applicano la censura. Senza questo tipo di azione le transazioni sono confermate su base economica razionale, a dispetto della soggettività individuale del singolo miner.
Un miner avente la maggioranza è finanziariamente profittevole. Per questa ragione non sopporta un costo nell'acquisire i mezzi per porre in atto la censura. Poiché il mining è necessariamente una attività anonima, è sempre possibile per ogni potenziale soggetto acquisire e sviluppare la maggioranza dell'hash power e controllarla ad ogni istante. Come mostrato nella Fallacia della Proof of Work, gli hard fork non possono essere usati per sconfiggere selettivamente la forza censurante ma, al contrario, accelerano il collasso della moneta.
Nel caso di una censura attiva, le commissioni delle transazioni che non vengono confermate possono essere aumentate. Questo premio sulle fee va a creare un maggiore profitto potenziale per i miner che confermano le transazioni censurate. Se portata ad un livello sufficiente, questa opportunità produce una competizione addizionale e quindi un incremento complessivo di hash rate.
Se il crescente hash power di tipo non censurante eccede quello del censore, il controllo di quest'ultimo fallisce. Il censore si trova quindi di fronte alla scelta di sussidiare le operazioni o di abbandonarle. Solo lo stato può sussidiare perpetuamente le operazioni in quanto può imporre la tassazione. Allo stesso tempo esso ottiene un guadagno dalla preservazione del suo stesso regime valutario. Per mantenere il controllo della censura lo stato deve consumare un quantitativo di tasse almeno pari al livello del premio delle commissioni.
Una moneta senza commissioni integrate ricadrebbe sotto il controllo di un censore o evolverebbe in un mercato parallelo delle commissioni. Come mostrato nella Fallacia delle Commissioni a Parte non è necessario che le commissioni siano integrate nel protocollo, tuttavia l'integrazione delle stesse rappresenta una importante tecnica di anonimizzazione. In ogni caso, la resistenza alla censura deriva unicamente dal premio sulle commissioni. La parte di sussidio della ricompensa del blocco non contribuisce alla resistenza alla censura in quanto il censore guadagna lo stesso sussidio degli altri miner.
È possibile che l'applicazione della censura possa portare ad un collasso del prezzo, causando una perdita alle operazioni del censore. Tuttavia, in questo caso, il suo obiettivo è stato raggiunto, non lasciando alcuna opportunità all'economia di contrapporsi ad esso. Questo collasso può essere ottenuto ad un costo irrisorio semplicemente dimostrando l'intenzione di porre in essere la censura. È anche possibile che un soft fork creato per applicare la censura possa portare ad un aumento del prezzo, in quanto le attività del mercato legale si associano a tale misura applicata dallo stato. Cionondimeno, affinché la moneta sopravviva, la sua economia deve continuare a generare un premio in termini di commissioni sufficiente a sopraffare il censore.
Non può essere dimostrato che l'economia sia in grado di generare un livello di commissioni sufficiente a sopraffare il censore. In maniera simile, non può essere dimostrato che il censore sia disponibile e capace di sussidiare le proprie operazioni ad ogni livello. Non è quindi possibile dimostrare la resistenza alla censura. Questo è il motivo per cui la resistenza al controllo dello stato è assiomatica.
Titolo originale: Censorship Resistance Property